Obbligo apertura P.IVA associazioni – Rinviato al 2025
Una buona notizia per le associazioni: il passaggio delle operazioni da fuori campo IVA a esenti IVA slitta al 1 gennaio 2025 per via di un emendamento approvato il 13 febbraio 2024 nelle Commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera che verrà inserito nel nuovo decreto Milleproroghe.
Data:
14 Febbraio 2024
Una buona notizia per le associazioni: il passaggio delle operazioni da fuori campo IVA a esenti IVA slitta al 1 gennaio 2025 per via di un emendamento approvato il 13 febbraio 2024 nelle Commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera che verrà inserito nel nuovo decreto Milleproroghe.
Viene quindi superata per il momento “l’ansia da scontrino” relativa all’apertura della P.IVA, che era originariamente previsto per luglio 2024, per tutti i proventi relativi alle prestazioni di servizi e cessioni di beni a fronte del versamento dei corrispettivi specifici da parte dei soci e dei tesserati.
Il nuovo regime IVA non verrà quindi applicato a metà anno in corso e si avrà più tempo per organizzare l’amministrazione e la gestione della propria associazione, tenuto conto che la complessità delle modifiche non si limita a questa, ma riguarderà ulteriori aspetti come la somministrazione alimenti e bevande nelle APS che da fuori campo IVA diverrà imponibile oppure lo svolgimento di attività sportiva nei confronti di terzi, che siano ne soci ne tesserati che dovrà essere considerata non più imponibile IVA, ma esente.
Da ultimo questo rinvio può essere anche l’occasione per il legislatore di coordinare meglio le norme introdotte dall’art. 36 bis D.L. 75/2023 lo scorso 17 agosto 2023 che attrae nel campo IVA prestazioni di servizi, inclusi quelli didattici e formativi, connessi alla pratica dello sport, sovrapponendosi però parzialmente alle norme appena prorogate. Un pasticcio che si auspica venga risolto con questo rinvio.
Ultimo aggiornamento
14 Febbraio 2024, 13:30